Cerimonia della memoria
Una commemorazione interreligiosa per ricordare le vittime della pandemia e ringraziare gli operatori socio-sanitari
Niente come la morte e l’amore, spesso uniti nel destino, ha la forza di smuovere i nostri sentimenti nel profondo, di spingerci a fermarci un attimo, per riflettere su chi siamo, contemplare la vita. Lo fanno i poeti. Di ogni cultura, di ogni etnia, di ogni religione. L’idea di una fine ci fa paura, ma ci fa anche sperare nella vita, in una vita oltre questa vita, a vivere le nostre giornate più intensamente, a continuare ad amare.
Papa Francesco
Questa è una delle tante letture di Luigi Mosca che hanno scandito la cerimonia, molto partecipata e sentita, promossa dall’Associazione di Volontariato Emanuele Lomonaco Far Pensare ODV e dalla Comunità di Bose, dedicata alla memoria di chi se ne è andato durante la pandemia del COVID19 e al ringraziamento agli operatori sanitari.
Toccanti le testimonianze di Saverio Santomauro, Federica Casalvolone e Sara Novaretti, accompagnate da brani suonati dal vivo da Gabriele Artuso, Webrinda Net e Tomaz Konjac .
Al termine è stata inaugurata un’area verde che costeggia l’obitorio, allestita grazie all’Associazione Far Pensare, al fine di rendere più accogliente e ospitale l’ingresso all’edificio (sfoglia la Gallery).
La commemorazione interreligiosa ha coinvolto tramite Guido Dotti vari ministri di culto, personalità civili, laiche ed atee e i cittadini tutti in un luogo inclusivo nei confronti delle diverse credenze e sensibilità con l’intento di riunire i lutti individuali delle famiglie in un lutto comunitario
Ringraziamo in particolare la partecipazione sentita del Vescovo Monsignore Farinella e del Prefetto dottoressa Tiziana Triolo.
L’evento si è tenuto sabato 10 ottobre alle ore 15, presso l’Ospedale degli di Biella nell’area antistante l’obitorio.
Non piangere sulla mia tomba
Non sono qui
Non sto dormendo. Io sono mille venti che soffiano
Sono lo scintillio del diamante sulla neve
Sono il sole che brilla sul grano maturo
Sono la pioggia lieve d’autunno
Quando ti svegli nella calma mattutina
Sono il rapido fruscio degli uccelli che volano in cerchio
Sono la tenera stella che brilla nella notte
Non piangere sulla mia tomba
Io non sono lì
Canto degli indiani Navajo